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Codice Deontologico del Giudice delle Esposizioni

                                                                                                                                               

Approvato dalla Presidenza Nazionale il 01.02.2020

Premesso:

per ogni adempimento si fa riferimento allo Statuto ed al Codice Etico dell’ARCI Caccia che qui si intendono compiutamente e formalmente trascritte quali parti integranti, sostanziali e normativamente valide

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Art.1) Il Giudice Arci Caccia ha l'obbligo di giudicare rispettando scrupolosamente gli standard morfologici delle varie razze canine per le quali è chiamato a giudicare.

 

Art.2) Il giudizio è esclusivamente tecnico, quindi il Giudice non dovrà mai essere influenzato o condizionato da rapporti di amicizia o inimicizia.

 

Art.3) Qualora l'opinione di un soggetto sia estremamente negativa, questa dovrà essere espressa in modo non offensivo per il proprietario/conduttore.

 

Art.4) Il Giudice Arci Caccia deve compilare con sobrietà e terminologia tecnica adeguata le relazioni sui giudizi emessi, classificando i soggetti giudicati evitando di criticare in pubblico I' operato dei colleghi e dimostrare di conoscere a fondo il regolamento delle Esposizioni Arci Caccia

 

Art.5) Il Giudice Arci Caccia dovrà adottare, nella stesura della relazione un linguaggio tecnico secondo uno schema relazionale. La descrizione delle regioni anatomiche dovrà essere analitica e approfondita descrivendo le varie forme secondo una logica zootecnica (es. un occhio ha una forma, un colore e una posizione; una spalla ha una lunghezza, una inclinazione, ha un rapporto geometrico con gli altri raggi ossei favorendo determinati movimenti più o meno tipici e cosi via).

 

Art.6) Studio, trasparenza ed integrità sono le premesse per ottenere fiducia e credibilità.

Il Giudice Arci Caccia non temerà la disapprovazione quando sarà certo di aver operato con onestà continuando ad approfondire la conoscenza delle razze e le sue problematiche.

 

Art.7) L'aggiornamento, l’approfondimento e lo studio degli standard nell’esposizione della relazione cinotecnica, la trasparenza e l’integrità morale sono premesse per ottenere fiducia e credibilità.

 

Art.8) Il Giudice Arci Caccia durante i giudizi non deve dilungarsi eccessivamente nella spiegazione di eventuali classifiche o qualifiche, riservandosi il diritto di approfondire l'argomento con il richiedente alla fine dei giudizi. Per qualsiasi tipo di contestazione i concorrenti saranno invitati a rivolgersi al Delegalo che provvederà in merito.

 

Art.9) Nel corso dei propri giudizi non deve consultare il libretto delle qualifiche fino a quando non avrà emesso il suo giudizio e non avrà firmato la scheda di giudizio, deve esaminare tutti cani senza discriminazione, deve tenere un comportamento scevro da qualunque critica.

 

Art.10) Il Giudice Arci Caccia durante i Giudizi non deve fumare, non deve utilizzare il telefono cellulare e consumare bevande alcoliche.

 

Art.11) Il Giudice Arci Caccia deve essere vestito in maniera sobria, non deve indossare

pantaloni corti e ciabatte, deve essere sempre corretto e cortese.

 

Art.12) Il Giudice Arci Caccia in nessun caso può presentare i cani di sua proprietà o del suo allevamento, anche se di proprietà di altri

 

Art.13) Giudice Arci Caccia non deve mai giungere in ritardo sul luogo della manifestazione, si consiglia di arrivare in Expo con un po’ di anticipo rispetto all’inizio dei giudizi, appena il Giudice arriva in Expo si dovrà mettere in contatto con il Delegato. Il Giudice non deve abbandonare la suddetta prima di aver espletato i compiti a lui assegnati

 

Art.14) Il Giudice Arci Caccia non deve mai raggiungere il luogo della manifestazione in compagnia o con il mezzo di eventuali espositori.

 

Art.15) L'organizzazione di una manifestazione è impegno assai gravoso: è compito del giudice offrire la massima collaborazione, al Delegato e all’Organizzazione, prima, durante e alla fine della manifestazione, questo per agevolare il buon esisto dell’evento.

 

Art.16) I Giudici durante i giudizi del Ring d'Onore devono mantenere il loro posto a tavolo della giuria evitando qualsiasi tipo di commento sull'operato del collega

Nel caso ci fossero perplessità, atti o fatti riguardanti l'operato del collega, ciò deve essere comunicato esclusivamente al Delegato Arci Caccia che provvederà ad informare la Commissione dell’Esposizione.

 

Art.17) I Giudici Arci Caccia non possono in nessun caso contestare o intervenire sull'operato di un collega. Possono esprimere giudizi riservati solo se richiesto dal Delegato in carica della manifestazione.

 

Art.18) Le violazioni di queste norme, secondo la gravità del caso, saranno esaminate dalla Commissione Expo del Forum Nazionale della Cinofilia.

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